All’interno di ogni casa, che sia uno chalet di montagna oppure una casa al mare, l’inserimento di piante da interno ornamentali riesce sempre a donare un toco di vita e di colore all’arredamento. Ma non è tutto.
Come arredare casa con piante da interno
Oltre che essere un elemento di design, infatti, le piante da interno portano anche benefici a livello mentale. L’ambiente confortevole creato dalle piante da interno contribuisce a migliorare l’umore e aiuta a lavorare meglio, oltre che a migliorare la qualità dell’aria interna.
Che ruolo giocano gli infissi?
Non serve necessariamente avere il pollice verde, per prendersi cura di alcune piante sono infatti essenziali soltanto due passaggi: la luce naturale e l’acqua.
Gioca dunque un ruolo importa l’illuminazione. L’utilizzo di infissi con maggiore superfice vetrata (come il sistema Lucestesa), ad esempio, sarà l’ideale per permettere ai raggi del sole di penetrare nella stanza e raggiungere le piante da interno. Per evitare di avere l’ambiente inondato continuamente dalla luce, un ottimo consiglio è quello di usufruire di sistemi oscuranti a lamelle orientabili. In questo modo è possibile direzionare la luce nella posizione migliore.
C’è però da sottolineare la varietà delle specie di piante da interno. Molte specie, infatti, non richiedono l’afflusso diretto della luce del sole per crescere, oppure alcune specie ne richiedono poca (dette piante da mezz’ombra). Dunque, anche se non si necessita di un buon ingresso per la lue, è possibile comunque avere il proprio angolo di verde, basta scegliere la giusta pianta.
Accanto a questi due importanti aspetti, ce ne sono anche altri da tenere in considerazione: la temperatura e l’umidità. Se infatti la casa presenta frequenti sbalzi termici, va da sé che l’ambiente non risulta adatto a piante fragili o delicate. Se invece si vive in una casa con forte presenza di umidità, è sempre consigliato non lasciare ristagni di acqua all’interno dei sottovasi delle piante, così da evitare la formazione di muffe. La scelta di un infisso performante permetterà di diminuire di molto il rischio che ciò accadi nella vostra abitazione.
Andiamo ora a vedere le principali tipologie di piante da interno perfette per ogni tipo di abitazione.

Piante da interno a foglia larga
Cominciamo con il parlare delle piante da interno a foglia larga. Molte specie di piante appartenenti a questa categoria sono sempreverdi, dunque, non perdono le foglie in nessun periodo dell’anno. Risultano quindi ideali per dare un tocco di colore ed eleganza per l’intero anno. Di questa famiglia fanno parte molte specie, ne prenderemo in considerazione tre.
• Monstera deliciosa (costola di Adamo): una delle piante più acquistate per decorare gli spai interni delle abitazioni. Maestosa ed elegante è una pianta che regala un tocco magico alla casa grazie alle grandi dimensioni delle sue foglie. Non ha bisogno di molte cure, necessita della luce del sole (quindi la sua posizione ideale sarebbe nei pressi di una finestra) e va innaffiata una volta a settimana in inverno e due in estate.
• Zamioculcas zamiifolia (gemma di Zanzibar): originaria della Tanzania ama il clima caldo ma non tollera l’umidità. Cresce e prospera quando non è a contatto diretto con la luce del giorno e va innaffiata una volta ogni 10 giorni. Una delle sue peculiari caratteristiche è quella di avere una incredibile capacità di depurare l'aria degli ambienti.
• Spatifillo: a differenza delle altre due specie di piante da interno sempreverdi citate, oltre ad avere foglie lunghe e larghe, fiorisce. È una delle specie più riconoscibili grazie ai suoi eleganti fiori bianchi, per questo è spesso usata anche in occasioni speciali. È una pianta da interno resistente e cresce velocemente non superando però il mezzo metro d’altezza. Per una corretta crescita si consiglia di esporlo alla luce (non diretta) del sole almeno qualche ora al giorno e annaffiare regolarmente, lasciando asciugare il terreno tra un'annaffiatura e l'altra.
Piante da interno con fiori
Se la nostra intenzione è dare un tocco di colore e vivacità all’ambiente, le piante da interno con fiori sono la scelta che fa al caso tuo.
• Orchidea: partiamo dalla pianta regina di questa categoria. Ne esistono innumerevoli varietà dalle forme e colori più disparati. Durante il periodo invernale deve essere posizionata in una stanza con la temperatura che si aggira tra i 16 e i 18 gradi. Va innaffiata una volta a settimana immergendo il vaso nell’acqua e richiede molta luce per crescere. Non ha bisogno di luce diretta, quindi andrebbe posizionata accanto una finestra coperta da una tenda capace di filtrare la luce.
• Bromelia: si presenta con delle foglie carnose di un colore verde chiaro da cui si prolunga il fiore che di solito ha un colore acceso come il rosso e il giallo. Non necessita necessariamente di luce diretta, ma è una pianta molto fragile, che di inverno deve essere tenuta lontano dagli sbalzi di temperatura. In estate necessita di una innaffiatura regolare e quasi giornaliera, mentre in inverno basta una volta ogni 25-30 giorni.
• Gardenia: originaria della Cina è tra le piante più apprezzate e coltivate al mondo. Ama il clima temperato in estate, dunque è preferibile esporla in luoghi caldi e mantenere sempre il terriccio umido. In inverno, invece, va tenuta lontano da finestre e fonti di calore (termosifoni, camini, stufe…). Quando si innaffia la gardenia sarebbe opportuno farlo tramite uno spruzzino (evitando di bagnare i fiori) ed evitando ristagni di acqua nel sottovaso.

Piante grasse da interno
Se pensiamo a piante da interno che non necessitano di luce solare, una categoria in particolare viene subito alla mente. Stiamo parlando della numerosissima famiglia delle piante grasse, capaci grazie ai loro particolari tessuti di immagazzinare grosse quantità di acqua. Vediamo adesso alcune specie in particolare.
• Echeveria: si tratta della pianta grassa indubbiamente più acquistata. Il genere Echeveria appartiene alla famiglia delle Crassulaceae, un ampio gruppo di piante grasse originarie dell’America centrale. Amano l’aria fresca soprattutto d’estate sistemandole vicino ad una finestra aperta. Preferiscono posizioni molto luminose all’interno della casa, all’esterno sopportano anche il sole diretto. L’Echeveria va annaffiata quando la superficie del terriccio è secca, cercando di non bagnare le foglie. Qualora non fosse possibile, meglio innaffiarla per immersione, lasciando il vasetto nell’acqua.
• Cactus: Anche il cactus proviene dalle americhe e necessita di luce. Se si dovesse lasciare il cactus all’ombra per troppo tempo, potrebbe aver luogo un eziolamento (sbiadimento della pianta dovuta all’assenza di clorofilla). L’ideale sarebbe innaffiarlo una volta ogni due o tre settimane, controllando prima con un dito che il terreno sia ben asciutto. Ciò per evitare che l’acqua ristagnante nel vasetto marcisca le radici.
• Aloe vera: contribuisce a mantenere più pulita l’aria degli ambienti perché assorbe sostanze dannose (in particolare formaldeide) e rilascia ossigeno continuamente, anche durante la notte. L’aloe vera vuole ambienti pienamente illuminati: in appartamento va quindi collocata nei punti di massima luminosità, ad esempio a ridosso di una finestra esposta a sud. Bisogna innaffiarla solo quando il terreno è ben asciutto. In inverno una volta al mese circa, mentre in estate ogni 15 giorni.

Bonsai da interno
Anche i bonsai rappresentano un’ottima scelta come pianta da interno. Ne esistono di innumerevoli forme e dimensioni, risultando perfette anche per costruire un piccolo angolo a tema orientale in casa. Risulta infatti ideale come parte di un più completo giardino zen da interno. Esistono molte specie di bonsai, ma quella più semplice da curare è indubbiamente il Ficus. Come tutte le altre specie di bonsai, è essenziale l’apporto di luce.
È dunque necessario posizionarle sul davanzale della finestra più esposta al sole, facendo attenzione a non far toccare le foglie sul vetro, ciò potrebbe farle bruciare. Esistono due differenti metodi per capire quando il bonsai deve essere innaffiato. Nel primo si controlla lo stato della pianta, qualora risultasse secca è il momento di innaffiare la pianta. Il secondo metodo consiste nel verificare con un dito il livello di secchezza del terreno. I bonsai necessitano di elevata circolazione dell’aria, dunque in estate sarebbe preferibile lasciarlo sul davanzale con la finestra aperta.

Piante sospese da interno
L’ultima tipologia di piante da interno riguarda una moda abbastanza recente: le cosiddette piante sospese. Si tratta di particolari varietà di piante che si trovano all’interno di semplici vasi, oppure in sfere di vetro, che vengono agganciati al soffitto. Questa tendenza prende il nome di “Floating garden” e nasce dall’esigenza di possedere piante da interno anche se si ha a disposizione pochissimo spazio.
Svariate sono le piante che possono arredare il nostro soffitto dalle classiche piante grasse, alle edere. Tra le piante sicuramente più gettonate troviamo:
• Tillandsia usneoides; le sue foglie sottili e argentee la fanno somigliare ad un a folta barba bianca. Questa pianta è priva di radici e non necessita di vasi e terra per vivere. Assorbe l’umidità dell’ambiente.
• Photos; è una delle piante più facili da coltivare in casa, e richiede pochissime cure. È perfetta da utilizzare come rampicante, con gli steli che si attorcigliano per esempio su una struttura in legno e ricadono poi leggiadri verso terra. La particolarità della pianta risiede nelle sue foglie cuoriformi.
• Piante grasse; anche questa specie di piante risulta ideale per essere “sospesa”. Le poche attenzioni di cui necessitano le rendono perfette per questa tecnica senza aver paura di chiedersi sempre:” l’avrò innaffiata?”
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